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mercoledì 26 settembre 2012

Daniela Barra : L'italia mi ha delusa, non tornerò

da " Il quotidiano della Basilicata"

Daniela in Argentina, Viajando con Dante 




di Francesco Altavista 




Salta – «L’Italia è avvinta da un decadimento di costumi. Nel nostro paese sembra non ci sia  più niente da dire, quello che si fa è ricordare. C’è davvero poco di nuovo in Italia ed è anche messo da parte. Siamo in un paese in cui tutto è stabilito a priori.  Dubito che ci siano  giovani pronti a morire per il nostro paese.»A parlare in un inedita video - intervista su skype dalla città del nord Argentina, Salta è l’attrice lucana Daniela Barra.  Quest’ultima ormai da mesi vive e lavora nel Sud America, ospite di parenti lucani, la sorella della madre originaria di Acerenza,  per lei insegnamento di italiano, teatro, canto e addirittura un programma radiofonico su una delle radio più importanti del nord Argentina, si parla in questi giorni addirittura di un programma televisivo. Tutto nasce dal successo dello spettacolo “ Viajando con Dante“, in cui l’artista lucana  con musiche  medievali  a cappella e canti della divina commedia ha impressionato il pubblico argentino tanto da darle in pochi mesi un successo straordinario. Daniela Barra, con un curriculum artistico di tutto rispetto, continua a farsi apprezzare come cantante ed attrice , ma anche come studiosa della letteratura, con una amore profondo da parte di Salta, la città del folklore argentino. «Dall’Italia di oggi, non porto niente. Porto me stessa, i miei anni di studio della letteratura, le mie esperienze – continua l’attrice - qui sai cosa dicono degli italiani: che si arrabbiano sempre, ed è vero. Porto la mia sensibilità, in Italia non ho mai  trattato  nessuno con leggerezza,questa cosa mi è scarsamente tornata indietro e con delusione sono partita.» Delusione ma oggi non più  amarezza per l’attrice lucana che in Sud America si è trovata subito bene come donna e come artista:« Nasce tutto da una profonda amarezza e delusione del modo di gestire l’arte  in Italia , specie  l’arte teatrale. Sono partita con l’idea di ritornare ma non credo ritornerò – confessa -  per ora penso così. Ho 25 anni di carriera, ho cantato e recitato in tutto il mondo, in Italia ho cantato e recitato nei teatri più importanti. E mi tocca fare un concerto in cui io devo pagare tutto  tra stampa e artisti, risulto praticamente produttrice del mio concerto, il che è un po’ come lavorare per lavorare, io in questa trappola non ci voglio cadere.» Tutto diverso in Argentina: « Qui in due settimane ho armato uno spettacolo dedicato a Dante, mi hanno dato fiducia sul curriculum. Salta è la città della musica  e del folklore, tutti suonano e cantano –racconta -  mi hanno sentito cantare  per caso, ho cantato tre ore in un locale e ho fatto lo spettacolo in uno dei   più prestigiosi luoghi di Salta il “Centro Culturale America”, acustica perfetta. Ho ricreato proprio quella voce della  musica medievale e i versi che studio da dieci anni. E’ stata una bella esperienza.» 


Il suo primo contatto con il Sud America, in realtà  è stato con il Paraguay, esperienza particolarmente drammatica :  «Sono andata in Paraguay, ospite di un’accademia privata dove ho tenuto dei seminati sulle correnti teatrali del novecento europeo e  un altro seminario sulla poesia del novecento italiano, in particolare Ungaretti, D’annunzio e Palazzeschi. Per far conoscere il verso e in qualche maniera la lingua italiana – spiega -  dopo una settimana che sono arrivata in Paraguay  ero già su tutti i giornali. Poi il golpe,  hanno destituito senza giudizio accusandolo di una mattanza il presidente Lugo, io ho avuto paura da subito, non è una nazione  rassicurante anche per vicende italiane. Ho conosciuto persone lì che ospitavano Licio Gelli, ci sono quindi  tante vicende che riguardano anche l’Italia e poi  molti tedeschi presenti sono quelli del nazismo. Sono stata ospite di una famiglia benestante,che era quella di Miss Mondo Paraguay, dopo di che ho deciso di andarmene , era troppo pericoloso. E’ un paese da dimenticare per certi aspetti,  ci sono tanti interessi grossi, c’è  l’associazione dei lucani , gente molto ricca che sta molto bene, quando si è trattato di pagare, mi hanno risposto che non avevano soldi, questa non è proprio l’ospitalità dei lucani. Gente che credo siano pagati molto bene dalla regione. Quei lucani lì hanno fatto grande fortuna, pensa che  una famosa catena di farmacie appartiene ad una famiglia lucana.»  Per ora il viaggio di Daniela Barra  si ferma come detto a Salta :«Adesso vorrei provare qui. E’ semplice il contatto con le persone, non ci sono i tornelli nelle televisioni pubbliche. C’è una qualità di rapporti diverso e un senso della famiglia spiccato – confessa – esiste un  valore religioso autentico, certamente c’è anche  molta delinquenza, qui spesso le donne sono vittime. Io sono stata fortunata perché ho incontrato delle persone meravigliose tra cui molti industriali del nord, divorati dai cinesi e dalle tasse che ora qui lavorano e lavorano bene, hanno aperto dei ristoranti, se sei semplice ed onesto qui  vivi bene.»La semplicità dell’Argentina e del Sud America colpisce tutti, forse perché in quest’ambiente si ritrova il senso dell’arte: « Qui c’è un locale credo unico nel mondo, “La Casona ”  ci sono spesso persone anche di New York, Buenos Aires , dalla Francia, dal Portogallo,è un crocevia di turisti. Si suona fino alle sei di mattina, dall’una in poi tutti suonano cantano ed improvvisano versi. 


Lo si fa insieme. Ti trovi a cantare con altre persone e scopri così il folclore- racconta  l’attrice -  un musicista che suona 14 strumenti diversi mi ha chiesto di suonare con lui in questo locale. Hanno una mente più aperta e la  musica  risulta più fluida»Tornerai un giorno in Italia ? «Tornerei in Italia, solo se accettata come attrice e non come una venditrice.» ci confessa e conclude la video- intervista, dicendo:«La Bellezza è avere uno spirito intraprendente, vivere con coraggio i propri sogni e desideri, coltivare il bello che cova in ognuno di noi.»

venerdì 21 settembre 2012

Miss Rio de Janeiro col trucco, una lucana guida la protesta

da " Il quotidiano della Basilicata"


Una lucana Guida la rivolta delle Miss 
Anna Carolina Guida



di Francesco Altavista


Rio de Janeiro – Il sud America si sa è terra di rivolta, in   Brasile proprio in questi giorni che precedono il concorso di miss Brasile ( il 29 settembre) si sta assistendo alla rivoluzione delle miss, a capitanarla senza barba, bandana, passamontagna e fucile  ma come arma micidiale solo  il suo corpo e la sua testa,  una bellissima ragazza di origini lucane Anna Carolina Guida. Non ci sono rivendicazioni socialiste, il tutto nasce dal concorso di “Miss Rio de Janeiro” , quest’anno ad un edizione straordinaria per i tanti appassionati che ha coinvolto, le dirette televisive e  principalmente per la bellezza davvero fuori dal comune delle concorrenti che per poter partecipare devono avere misure precise su cui non si transige (tra cui: un metro e settanta ,  misure 90-60-90 e età massimo 25 anni ) o almeno così dovrebbe essere. La protesta che ha avuto l’attenzione di tutti i maggiori quotidiani del Sud America e di alcuni europei, nasce lo scorso 25 agosto, alla proclamazione come “Miss Rio De Janeiro” di  Rayanne Morais che insieme  alla corona ha raccolto una cascata di fischi e di lancio di oggetti da parte del pubblico;  gli abbracci di rito delle altre miss sono andati solo alla seconda classificata, cosa mai successe nella storia di questa kermesse.  Di fatti secondo l’avvenente  lucana Anna Carolina arrivata alla fine quinta e compagne, il concorso è stato truccato in modo evidente per favorire  la Morais. La singolare protesta da parte di manifestanti dal corpo mozzafiato che fa pensare ad un nuovo significato di “ rivoluzione gentile”  ha culminato lo scorso 29 agosto in una manifestazione  che i giornali brasiliani definiscono “ piena di fascino” e altri “ invasione di Bellezza sul lungo mare “, nella splendida e famosa spiaggia di Ipanema a sud di Rio. Le miss si sono  rivolte in blocco ad un avvocato, con quest’ultimo si sta procedendo a delle ricerche di documenti, prove e testimonianze per chiedere i danni morali, ricorso da fare in fretta  prima del concorso di Miss Brasile,   intanto hanno scritto una lettera in cui viene spiegata la protesta nel dettaglio, spedita a tutti i giornali brasiliani e sud Americani, alla responsabile del concorso Susana Cardoso  ed eccezionalmente da parte della lucana rivoluzionaria Anna Carolina  anche a “ Il quotidiano della Basilicata “. 



Diverse le stranezze evidenziate nella lettera, dalle meno gravi :  la deroga alla regola per cui le miss devono essere alte almeno  un metro e settanta e con meno di 25 anni, la vincitrice Rayanne è molto più bassa e ancora ad oggi non si capisce bene la sua età, ogni sito o biografia ne ha una diversa;  alla più pesanti: la Rayanne attraverso il suo fidanzato, un  cantante molto apprezzato il Brasile Roberto de Souza Rocha detto   “ Il Latino” avrebbe corrotto la giuria, tra l’altro formata da amici o collaboratori del suo compagno di vita ( sembrerebbe che la Rayanne abbia in tasca anche il titolo di Miss Brasile).  Inoltre secondo le ragazze  la Rayanne è stata trattata meglio delle altre, coccolata , con parrucchiere personale mentre le altre 21 si dovevano arrangiare con lo stesso,   vestiti migliori firmati da stilisti importanti ( altra regola derogata, i vestiti dovevano essere firmati dallo stesso stilista del concorso).Sembrerebbe inoltre che la Rayanne non potesse partecipare al concorso perché da una parte lei non è della regione di Rio de Janeiro ma di  Minas Gerais e dall’altra   è stata già concorrente ad un concorso internazionale di Bellezza l’anno scorso e la regola dice che non è possibile una seconda partecipazione ad un concorso del circuito di Miss Universo: altre deroghe.  Anna Carolina Guida spiega che era evidente la differenza di trattamento e racconta di un incontro tra la miss vincitrice, la responsabile del concorso e il direttore  di rete prima della serata di proclamazione, cosa mai smentita. Racconta inoltre che non era possibile abbandonare il concorso nonostante sembrasse truccato dall’inizio, perché in questo caso si doveva pagare una multa di 30.000 dollari. La rivolta sta assumendo proporzioni impensabili, anche una televisione brasiliana si è interessata a parlare con le miss ribelli e tra queste Anna Carolina. Si parla di imbrogli, di trucchi, di corruzione, di deroghe “ad personam”,  sembrerebbe l’Italia, verrebbe da dire “ ogni mondo è paese”, ma  in Brasile anche  le miss diventano rivoluzionarie e per di più tra chi protesta in prima linea, c’è  una lucana, chi l’avrebbe mai detto.